Un narciso per salvare le ragazze dalla schiavitù della tratta

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

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Un bulbo che si ostina a stare solo, che non vuole tirar fuori la parte bella di sé. E’ la storia de “Il narciso ribelle”, il libro scritto da suor Carla Venditti, religiosa dell’Istituto delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù di Avezzano, in provincia de L’Aquila. Un testo rivolto ai giovani per spronarli a trovare la bellezza che custodisce il loro cuore e la forza per dire no a strade pericolose e sbagliate. “Tanti si bruciano le ali – racconta suor Carla a Vatican News– perché non comprendono la ricchezza che Dio ha messo in noi”.

Un fiore per le donne violate

“Mi piace scrivere – spiega suor Carla – e avevo questa fiaba in testa, allora ho pensato di metterla nero su bianco. Noi suore non abbiamo nulla e abbiamo scelto di vivere di provvidenza intelligente perché ci vogliamo sostenere da sole. Il libro è un modo per andare avanti”.

In strada per portare la parola di Dio

“Nel 2015 è iniziata la nostra missione Oasi Madre Clelia dal nome della fondatrice della nostra congregazione Madre Clelia Merloni che sarà beatificata quest’anno. All’inizio – racconta suor Carla - portavamo alle ragazze dei pensieri di Gesù, li leggevamo con loro e molte piangevano. Ci aprivano le porte del loro cuore, ma il loro grido era troppo forte, dovevamo raccoglierlo e così abbiamo aperto nel 2016 una casa per loro. Non è una casa-famiglia, è una famiglia. Oggi siamo in 7: io e una suora, una ragazza che ha scelto di fare la sua vita ma di aiutarci e stare con noi. Poi ci sono altre 5 donne. Lavorano tutte. Siamo in procinto di affittare una casa per loro”.

Sei salva quando Dio entra nel cuore

Come il narciso della storia, suor Carla ha visto rifiorire molte giovani. “E’ bellissimo vedere come dalla tristezza si arrivi alla gioia, dalla schiavitù alla libertà del cuore e dell’anima. Noi non chiediamo mai se credono o no. Vedono come viviamo, come la preghiera per noi sia il centro di tutto. Una di loro ha voluto battezzarsi, questo l’ha cambiata. Quando Dio entra nel cuore sei salva. L’altro giorno ha chiesto di pagare la spesa per tutte noi, è stato un gesto bellissimo”.

La bellezza della Provvidenza

“Sono diversa come suora in tutto. A volte il lavoro ci distrae ma questa missione mi ha fatto riscoprire – spiega suor Carla – la bellezza della Provvidenza e mi ha rafforzato nella convinzione che la preghiera cambia la vita. E’ la rivoluzione dell’amore, ci sono le fatiche ma la forza non manca mai”. “Ci ha cambiato anche Papa Francesco, ci siamo interrogate quando ha chiesto di aprire i conventi. Ci siamo solo interrogate perché tutto è venuto da sé”.

 

Fonte: Vatican News

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