Cento Cuori - Il film di Madre Clelia

Il sogno del film è nato nel cuore di ogni figlia di Madre Clelia, che desidera far conoscere il volto di questa grande donna, capace di dare risposte alle domande del mondo d’oggi!



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Film e il libro sulla vita della Beata Clelia Merloni

«È stata davvero una lunga marcia», ha esordito Paolo Damosso, regista del film che racconta la storia della beata Clelia Merloni. In un'intervista racconta di aver conosciuto le Suore Apostole proprio in occasione della commissione del film. Il suo primo contatto è stato con Madre Miriam Cunha Sobrinha, superiora generale dell'Istituto delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù, nel gennaio 2019, poco più di quattro anni fa. Fin dai quei primi incontri percepì che si trattava di una storia ricca di dettagli e temi che, nonostante la loro complessità, non potevano essere trascurati. La sua prima sfida è stata proprio quella di approfondire, di studiare la vita della nuova Beata – che era stata beatificata da pochi mesi – per rappresentare la sua vita con verità e trasparenza, per proporla come una testimonianza autentica degna di essere imitata.

Secondo Madre Miriam, Superiora Generale dell'Istituto delle Apostole, il sogno del film è nato nel cuore di ogni figlia di Madre Clelia, che desidera far conoscere il volto di questa grande donna, capace di dare risposte alle domande del mondo d’oggi "rispetto a quella che fu la sua scelta di vita e i suoi valori". Sottolineando il perdono come valore fondamentale nella vita della Beata, la Madre Generale mette in risalto anche che, in un contesto di guerre, i valori del Vangelo sono ancora più attuali.

Una delle principali sfide nella produzione del film, senza dubbio, è stata la pausa obbligatoria causata dalla pandemia, che ha portato a un ripensamento delle modalità di lavoro. Per la produzione di un film non sarebbe diverso. Tuttavia, il regista, che è anche autore del film, afferma che, per lui, questa volta è stata più impegnativa la scrittura della sceneggiatura, che è diventata la sua principale attività quotidiana nel lockdown, ma non è stata un'attività solitaria, poiché ha sentito nella compagnia della Beata un grande conforto, ¨un balsamo per calmare le ansie di quel periodo¨. Per quanto riguarda le registrazioni, ci sono volute circa sei settimane. È stato necessario un grande lavoro scenografico, poiché il film si svolge in parallelo in due epoche: il momento presente e il tempo di Madre Clelia. Durante l'intervista, Damosso ha ringraziato immensamente le suore che hanno collaborato attivamente alla ricostruzione degli ambienti, prestando oggetti, e comparendo in scena con gli abiti dell'epoca.

Ma quali sono le caratteristiche o le virtù che rendono la Beata Madre Clelia una persona degna di ammirazione, considerata un modello di vita per i cristiani di oggi? Secondo il regista del film, sono tre i valori principali che trasmette la Beata: il perdono, l'umiltà e la verità. ¨La Madre insegna che il perdono è possibile, e lo ha sempre dimostrato, con un comportamento particolarmente umile”. Inoltre, il regista ha affermato che, anche durante le riprese, era molto importante che tutto fosse fatto nella verità. Non poteva esserci nulla che non fosse radicato nella verità per i  valori della vita di Madre Clelia così come di Cristo, una “Verità” quindi  con la V maiuscola.

Oltre il film, il 10 marzo 2023 c’è stata anche la presentazione del libro, che porta lo stesso nome ¨Cento Cuori¨. Un'opera frutto di ulteriori studi e della sceneggiatura del film stesso, che non poteva semplicemente essere conservata dopo la sua produzione. ¨Ho pensato che sarebbe stato bellissimo poter trasformare la sceneggiatura in un romanzo, scrivere un libro, raccontare nelle pieghe di quello che si vede nel film ma anche di quello che non si vede¨, dice Paolo Damosso, autore anche del libro.

Egli afferma che è possibile trovare alcune scene inedite della vita della Beata, non ancora raccontate in alcun libro, ma solo nei documenti della “Positio” relativa alla causa di beatificazione. L'autore afferma che il libro può essere letto sia prima che dopo il film, per comprendere meglio il significato di alcune scene che sono state ritenute importanti nella rappresentazione cinematografica.

Infine, a conclusione dell'intervista, il regista assicura che chi guarderà il film potrà provare una forte emozione che si riassume in due sentimenti:

  • sorpresa, per l’attualità della vita;  ¨perché Madre Clelia sorprende sempre¨, dice Paolo Damosso
  • cambiamento; infatti, chi incontra oggi Madre Clelia sulla sua strada cambia un po', si sente diverso da prima. È l'esperienza vissuta personalmente anche dal regista che ha trovato le chiavi di lettura del mondo di oggi.

Per questo si può affermare che la figura di Madre Clelia non è legata al passato, al secolo scorso, ma parla e indica la via del bene anche ai nostri giorni.

 

Sr. Grazielle Rigotti, ascj

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